
La valutazione ATEX come mezzo di prevenzione
La maggior parte delle attività produttive utilizza attrezzature di vario tipo dotate di batterie ricaricabili come carrelli, transpallet, lavapavimenti, ecc.
L’estrema comodità fornita dall’uso di attrezzature elettriche alimentate a batteria, spesso fa dimenticare che, proprio per le caratteristiche delle batterie utilizzate, siamo di fronte ad un concreto rischio di esplosioni delle batterie stesse. Durante la ricarica, infatti, le batterie sprigionano gas infiammabili ed esplosivi rispetto ai quali è necessario prestare le dovute attenzioni.
Si può quindi comprendere l’importanza di effettuare una corretta valutazione del rischio ATEX (acronimo di “ATmosphere EXplosive”, ovvero atmosfera esplosiva) anche in realtà nelle quali non vi siano complessi impianti evidentemente pericolosi (grandi aree ricarica batterie, silos con potenziali accumuli di cariche elettrostatiche, uso e/o compressione di gas infiammabili o esplosivi, quantitativi rilevanti di solventi, ecc.) ma anche in realtà nelle quali ci troviamo di fronte ad una sola piccola postazione di ricarica batterie.
Anche un solo carrello elevatore o una lavapavimenti, infatti, ricaricati in ambienti non idonei e nelle condizioni sbagliate, possono creare le condizioni favorevoli ad un innesco sufficiente ad ingenerare un’esplosione.
Pur restando la ricarica delle batterie
all’esterno dell’edificio, sia a GEL o a ioni di litio, la soluzione migliore per minimizzare le spiacevoli conseguenze dovute ad un incendio o ad una esplosione causate da un mal funzionamento di una batteria -
leggi anche l'articolo sulle batterie al GEL ] -la classificazione delle zone ATEX attraverso l'analisi del rischio esplosione è sicuramente il primo passo da intraprendere per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro con pericolo di esplosione di gas, liquidi infiammabili e polveri combustibili, come enunciato nell'EN 60079-10-1/2. Va da sé che non sempre è possibile caricare le batterie dei mezzi all’esterno, a maggior ragione sarà quindi importante svolgere queste analisi se l’area di ricarica è all’interno dell’edificio.
Va ricordato, inoltre, anche un aspetto non di meno importante rispetto ai temi legati alla salute e sicurezza sul lavoro: normalmente le polizze assicurative contro i danni ai beni materiali e l’incendio, richiedono al titolare dell’attività di adoperarsi per evitare qualunque situazione che possa risultare rischiosa e possa determinare un pericolo per la struttura.
Risulta quindi ora chiaro che per poter valutare l’idoneità delle eventuali zone di ricarica delle batterie è assolutamente necessario effettuare una valutazione del rischio esplosione (ATEX).
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