Covid, le novità dal 1° maggio: via le mascherine nei luoghi di lavoro, vige il buon senso
L’utilizzo resta solo fortemente raccomandato eccetto negli ospedali e nelle RSA
A partire dal primo maggio – dopo l’approvazione da parte della commissione competente della Camera dei Deputati del decreto “Fine stato di emergenza” – resta in vigore l’utilizzo della mascherina fino al 15 giugno solo su mezzi di trasporto, cinema, teatri, ospedali e scuole.
Nei luoghi di lavoro, invece, le mascherine di protezione restano solamente fortemente raccomandate. Saranno i datori di lavoro che, se ritenuto opportuno, potranno decidere come comportarsi, con scelta facoltativa della tipologia, se chirurgica o FFP2, tutte decisioni di cui si dovrà trovare evidenza nel protocollo Covid.
Comunque, In attesa di delucidazioni in materia – imprese e sindacati si rivedranno il 4 Maggio venturo al fine di verificare se prorogare (o modificare) le attuali regole – viene caldeggiato l’utilizzo del dispositivo di protezione affinché, in caso di contagi in azienda, il datore di lavoro sia esonerato da responsabilità.
Sarà compito delle relazioni tra sindacati e aziende, casomai, discutere se ripristinare l’obbligo delle mascherine sui luoghi di lavoro, oppure confidare sul buon senso e sulla responsabilità individuale del lavoratore che sa valutare le situazioni più a rischio contagio (specialmente quelle che si svolgono nei luoghi al chiuso o in spazi di coabitazione più angusti).
Non si prevedono misure per negozi, supermercati, ristoranti, bar, stadi e spettacoli all’aperto. Anche se “viene fortemente raccomandata in tutti i luoghi al chiuso pubblici, o aperti al pubblico”. Come precisa il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: “Ovunque ci sia il rischio di assembramenti”.
La certificazione verde, sia base che rafforzata, non sarà più obbligatoria nei luoghi di lavoro, oltre che nei bar e ristoranti. L’obbligo di presentazione del Green Pass resta in vigore negli ospedali e nelle RSA fino a fine anno.