Quando nasce e come si evolve la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
Nel IV secolo a.C. il famoso filosofo greco Ippocrate già si occupava del rapporto tra lavoro e malattie, pensando che fosse indispensabile informarsi sempre del mestiere dei pazienti per meglio diagnosticarne le malattie.
Nel 1556 venne pubblicato un testo intitolato De re metallica dal medico tedesco Georg Bauer (1494 – 1555). Il testo contiene una enorme quantità di conoscenze in materia di geologia dei giacimenti, di tecniche di scavo, degli equipaggiamenti e strumenti di lavoro. In esso vengono analizzati gli infortuni e le malattie, ma si attribuisce all’incapacità lavorativa la causa degli infortuni.
Nei primi anni del ‘700, il professore universitario di medicina Bernardino Ramazzini di Carpi, pubblicò il primo lavoro sulle malattie occupazionali. Egli si recò personalmente nelle officine per descrivere i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e quali fossero i possibili rimedi. Ad egli dobbiamo un fondamentale concetto: «longe præstantius est præservare quam curare» ("Prevenire è di gran lunga meglio che curare")
Nella seconda metà dell’800 vennero emanati diversi regolamenti atti a limitare le ore lavorative dei minori sulla base dell’età.
Nella prima parte del ‘900 vedono invece la luce una serie di norme che regolavano la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro
in diversi contesti lavorativi, come ad esempio i cantieri per le opere pubbliche e le risaie. Nel 1942 viene emanato il nuovo Codice Civile (ancora oggi in vigore) che, con l’art. 2087, pone in capo all’imprenditore tutti gli obblighi in materia di salute e sicurezza della propria azienda.
Con l’approvazione del DPR 547/55, le norme prevenzionistiche assumono un carattere generale in quanto vengono estese a tutte le attività lavorative alle quali siano addetti lavoratori subordinati, sia in ambito pubblico che privato.
Un bel passo avanti!
Negli anni a venire il tema della salute e della sicurezza sul lavoro ricade nell’agenda politica dell’Europa come fondamento di una società progredita ed industrializzata, vengono così emanate una serie di Direttive che saranno recepite in Italia con 5 anni di ritardo con l’approvazione del D. Lgs 626/94, decreto che porta un notevole progresso nella concezione della sicurezza sul lavoro; un’evoluzione intellettuale manifestata attraverso alcune novità che di fatto scardinano la filosofia del comando e controllo che aveva retto tutte le norme precedenti, per introdurre il nuovo concetto dell’autocontrollo. Tra le novità più importanti si riportano:
- l’inquadramento del Datore di Lavoro non più come mero debitore della sicurezza nei luoghi di lavoro ma come soggetto responsabile e partecipe di un processo di miglioramento continuo delle condizioni di salute e sicurezza attraverso una periodica valutazione dei rischi, che non tiene conto esclusivamente dei
requisiti oggettivi dell’ambiente lavorativo, ma anche degli
aspetti soggettivi e
organizzativi associati allo svolgimento dell’attività lavorativa;
- l’istituzione del ruolo del
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) che deve possedere conoscenze e competenze tecniche per la gestione della salute e sicurezza nelle aziende;
- l’istituzione della figura del
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) che vede un coinvolgimento attivo dei lavoratori nel sistema prevenzionistico aziendale;
- l’obbligo della stesura del
documento di valutazione dei rischi, quale strumento programmatico per l’individuazione delle problematiche di salute e sicurezza e per la gestione delle stesse;
- l’introduzione dell’obbligo di
informazione,
formazione e
addestramento sui rischi dei lavoratori;
- introduzione di sanzioni pecuniarie e di tipo penale.
Il D. Lgs 626/94 è un testo a carattere generale e quindi rimanda ad altre norme per la gestione degli aspetti specifici relativi ai diversi contesti lavorativi (ad esempio la sicurezza di cantiere viene regolamentata da una norma specifica, ossia dal D. Lgs 494/96).
Finalmente, nel 2008, viene approvato il Testo Unico (T.U.) in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con il D. Lgs 81/08. Il T.U. è una norma orizzontale che racchiude la maggior parte delle norme prevenzionistiche in un unico testo di legge.
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