Caldamente consigliato l'uso delle mascherine e delle misure di distanziamento sociale nei luoghi di lavoro
Il 4 maggio, come noto, le parti sociali si sono riunite alla presenza dei ministeri competenti per analizzare il da farsi nelle aziende in merito all’obbligo o meno di continuare ad usare le mascherine nonostante il termine della situazione di emergenza.
La scelta del comitato difficilmente avrebbe potuto essere diversa da quella di mantenere attivo l’obbligo di utilizzo delle mascherine e delle misure di distanziamento sociale nei luoghi di lavoro, non tanto per un tema di protezione sanitaria, quanto piuttosto per l’annoso problema della responsabilità dei datori di lavoro, i quali alla luce dell’articolo 2087 del codice civile, nell’esercizio dell’impresa devono adottare “le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
Proviamo infatti ad immaginare che all’interno di una azienda ci si trovi di fronte ad un focolaio di Covid-19: in una situazione del genere se il datore di lavoro non è in grado di dimostrare di avere fatto tutto il possibile (imporre l’uso delle mascherine nel nostro caso), si troverà a doverne rispondere in sede giudiziaria.
Al link seguente è disponibile il comunicato ufficiale del governo: https://www.lavoro.gov.it/stampa-e-media/Comunicati/Pagine/Covid-parti-sociali-confermano-applicazione-protocolli-sicurezza-e-salute.aspx