Bilancio di sostenibilità, cos’è e come si fa
Cos’è il bilancio di sostenibilità per le aziende?
Siamo abituati a pensare alla sostenibilità come qualcosa di vago, difficile da calcolare.
In realtà non è così. La sostenibilità si può misurare e rendicontare. Anzi, farlo può essere davvero utile per le aziende, in ottica valoriale, di competitività, di reputazione e risparmio.
Questa rendicontazione avviene attraverso il bilancio di sostenibilità, un report dettagliato e completo rispetto a tutte le caratteristiche dell’azienda in ambito ESG (environment, social and governance).
Gli indicatori
Nel bilancio vengono riportati indicatori ed obiettivi.
Questi sono strumenti utili per misurare il successo delle strategie adottate da un’azienda che vengono stabilite in un piano di sostenibilità aziendale e sono collegate ad obiettivi specifici.
Gli indicatori di sostenibilità sono strettamente legati a diversi standard, norme volontarie che abbracciano un’ampia gamma di temi: come la sicurezza ambientale, sociale o etica.
- parità di genere
- l’uso di energia rinnovabile
- il rispetto dei diritti umani,
- l’inclusività,
- il benessere dei dipendenti e
- la conciliazione vita-lavoro.
Tanti sono gli aspetti che diventano ogni giorno più importanti e che, se incentivati, possono portare le aziende ad essere il motore del cambiamento positivo descritto nell’Agenda ONU 2030.
Lo sviluppo sostenibile è definito come uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni.
Per raggiungere uno sviluppo sostenibile è importante armonizzare tre elementi fondamentali:
- La crescita economica
- L’inclusione sociale
- La tutela dell’ambiente
Il bilancio di sostenibilità è obbligatorio?
Il bilancio di sostenibilità è uno strumento di cui, fino ad ora, le aziende si sono dotate volontariamente. Dal 2024 in poi, però, diventerà obbligatorio.
Infatti, nel 2022, l’Unione Europea ha approvato una Direttiva (la Corporate Sustainability Reporting Directive) che prevede l’obbligatorietà del bilancio di sostenibilità.
Il bilancio di sostenibilità obbligatorio raccoglie quindi una lista di indicatori – suddivisi per campo – che suggeriscono agli stakeholder di un’azienda il comportamento di quest’ultima dal punto di vista etico e ambientale. Alla luce di quanto appena detto, è chiaro che redigere internamente un documento di questo tipo richieda tempi di stesura, e di conseguenza di pubblicazione, sicuramente più lunghi.
Quando diventerà obbligatorio per la tua azienda?
- dal 2024: grandi imprese di interesse pubblico, con più di 500 dipendenti;
- dal 2025: tutte le altre grandi imprese (se superano due dei seguenti criteri: € 20 milioni di totale dell’attivo, € 40 milioni di ricavi netti, 250 dipendenti medi annui);
- dal 2026: alle PMI e le altre imprese quotate.
Il bilancio è annuale e dovrà monitorare i progressi delle aziende. Sarà quindi importante per la tua azienda arrivare preparati al 2024
Quali sono i vantaggi per l’azienda?
Oltre alla compliance, avere un bilancio di sostenibilità permette grossi vantaggi in termini di:
- Valori e comunicazione di questi: avere un bilancio completo e pubblico permette ai clienti di scegliere un’azienda in modo consapevole
- Reputazione
- Competitività: in un monto in cui la sostenibilità ha un’importanza sempre maggiore, avere un bilancio di sostenibilità può fare la differenza nelle scelte dei clienti
- Risparmio: il bilancio permette una ricognizione profonda di tanti aspetti che spesso vengono tralasciati, rilevando quindi possibili ambiti di spreco (per esempio, sulle risorse come acqua ed energia). Inoltre, porsi degli obiettivi virtuosi permette di agire su questi sprechi ed efficientare la propria azienda.
Come si fa un bilancio di sostenibilità, alcuni esempi
Anche se non esiste un modello unico da seguire, né un obbligo nella redazione del report, la maggior parte delle aziende segue le linee guida del Global Reporting Initiative. Il GRI è nato proprio con l’obiettivo di guidare le aziende nella comunicazione del loro impatto ambientale e sociale. Le direttive riguardano tanto i processi quanto il contenuto, e si adattano a diverse tipologie di organizzazione. Il contenuto cambia in base allo scopo e al settore, ma presenta degli aspetti comuni a tutti.
Vediamone alcuni:
- lettera agli stakeholder redatta dai vertici d’impresa
- Processo di engagement
- Analisi di materialità
- Mission aziendale e valori
- Organizzazione interna
- Informazioni sulla struttura e sulla governance
- Strategia di sostenibilità e di comunicazione
- Interventi sul territorio dal punto di vista economico, sociale e ambientale.
Chiaramente ogni azienda sceglierà le tematiche più rilevanti sulle quali puntare, in base al settore in cui opera e al contesto di riferimento. Altrettanto importante è la trasparenza nel trasmettere informazioni e dati, così come la chiarezza nel modo in cui vengono spiegati.
Il bilancio deve essere aggiornato annualmente e curato in ogni dettaglio.
Come può aiutarti Praxis Consulting per redigere il bilancio di Sostenibilità?
Praxis è specializzata in consulenze sulla sostenibilità aziendale e nella creazione di bilanci di sostenibilità.
La tua azienda verrà guidata passo a passo nella scelta degli indicatori da riportare, nella raccolta dati, nell’analisi degli ambiti di interesse degli stakeholder interni ed esterni, nella definizione degli obiettivi per il futuro, della scrittura vera e propria del bilancio e, infine, dell’impostazione grafica e la pubblicazione.
I bilanci verranno redatti in conformità con i GRI o con i nuovi standard richiesti dalla nuova Direttiva europea.
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